Condividi

L’importanza delle prove preparatorie nel parlare

Condividi:

L’importanza della fonetica nella progettazione delle Toronto

“Dottore, potrò suonare la tromba?”

Mi è capitato un paio di anni fa in studio di assistere alle obiezioni di un paziente quando gli è stata proposta la realizzazione di una Toronto: oltre ai classici aspetti legati all’estetica del viso e all’impatto sui tessuti molli, il paziente era molto preoccupato per le modifiche nella pronuncia delle parole e sulla futura capacità di parlare correttamente. Questo aspetto mi incuriosì molto e, approfondendo ulteriormente, venni a sapere che la sua apprensione era legata a una passione particolare: suonava la tromba in un complesso musicale ed era profondamente agitato all’idea di non riuscire più a farlo. Tanto era il timore che aveva persino valutato di rimanere senza protesi, nonostante gli impianti già eseguiti, per non compromettere questa sua passione. Questo perché, con la protesi mobile provvisoria, aveva avuto grossi problemi che influivano negativamente sul suono prodotto.

Pensierosi e desiderosi di calmarlo e tranquillizzarlo, in quel caso decidemmo con il dottore di realizzare una “pseudotoronto” provvisoria – con gli stessi ingombri che avrebbe avuto quella definitiva – e gli chiedemmo di portare con sé la sua tromba. Il paziente, sorpreso ma fiducioso, accettò. Dopo soli dieci minuti di concerto decretò che, se la definitiva fosse stata uguale, avrebbe proseguito con il trattamento. Da quel momento, ho compreso quanto fosse importante considerare la fonetica nella progettazione della Toronto e nell’adattamento alle esigenze specifiche di ciascun paziente.

Da allora, già durante le prove estetiche, oltre alle normali procedure di pronuncia legate alle sillabe S, V e F per la determinazione della lunghezza e posizione dei denti superiori, utilizzo filastrocche e, quando possibile, realizzo una placchetta avvitata che riproduca con estrema precisione l’ingombro finale del dispositivo. Questo mi consente di valutare con il paziente l’impatto del lavoro sul modo di parlare e di pronunciare, cercando di intercettare ogni possibile inconveniente e di creare una struttura individuale che si adatti perfettamente alle sue necessità.

Questa attenzione alla fonetica mi ha portato negli anni a ricevere molti riscontri positivi dai pazienti, scoprendo quanto sia comune la paura di parlare male e quanto questo aspetto influenzi il percorso decisionale e il modo di essere e sentirsi delle persone. Per rispondere a queste esigenze, ho sviluppato il Protocollo Toronto Negri, che codifica e trasmette tutti quei piccoli passaggi e segreti che rendono uniche le protesi che realizziamo in laboratorio. Questo approccio permette di offrire un lavoro non solo esteticamente valido, ma anche funzionale alle specifiche esigenze fonetiche di ciascun paziente.

RICHIEDI SUBITO L'EBOOK GRATUITO

TROVERAI SPIEGATI IN MODO CHIARO E PRATICO I 5 SEGRETI E I PASSAGGI CHIAVE CHE FIN DA SUBITO POTRAI APPLICARE NEL TUO STUDIO PER REALIZZARE UNA TORONTO DI SUCCESSO E CONSEGNARLA IN MASSIMO 3 PROVE!

  • Non dovrai più tagliarle, perdendo tempo e soldi con sedute inaspettate e aggiuntive;
  • Non effettuerai più fastidiosi ritocchi di masticazione alla consegna del lavoro finito;
  • Riceverai i complimenti che meriti dal paziente e far in modo che diffonda il passaparola positivo e ti consigli ad altri pazienti;

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi gli ultimi articoli

Anche tu prevedi il futuro degl impianti toronto bridge?

Le chiavi di controllo tradizionali in resina o gesso presentano numerosi problemi, come deformazioni, ingombri e fragilità. In questo articolo ti racconto come ho sviluppato una chiave di metallo personalizzata che garantisce rigidità, precisione e semplicità di utilizzo, rivoluzionando il Protocollo Toronto.”ntrollo efficace: la soluzione del Protocollo Toronto Negri

Leggi Tutto »

Anche a te la toronto bridge dei sumeri o dei somari?

Le chiavi di controllo tradizionali in resina o gesso presentano numerosi problemi, come deformazioni, ingombri e fragilità. In questo articolo ti racconto come ho sviluppato una chiave di metallo personalizzata che garantisce rigidità, precisione e semplicità di utilizzo, rivoluzionando il Protocollo Toronto.”ntrollo efficace: la soluzione del Protocollo Toronto Negri

Leggi Tutto »

Anche la tua prossima toronto bridge sarà in zirconio?

Le chiavi di controllo tradizionali in resina o gesso presentano numerosi problemi, come deformazioni, ingombri e fragilità. In questo articolo ti racconto come ho sviluppato una chiave di metallo personalizzata che garantisce rigidità, precisione e semplicità di utilizzo, rivoluzionando il Protocollo Toronto.”ntrollo efficace: la soluzione del Protocollo Toronto Negri

Leggi Tutto »